Su concessione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG i reperti archeologici raccolti durante le campagne di scavo 2001-2012 sono custoditi presso la sede dell’Istituto permettendo così la loro inventariazione, studio e pubblicazione.
Nel 2008, grazie anche al supporto finanziario della Wissenschafltiche Gesellschaft Freiburg (Germania), l’Istituto ha fondato il proprio laboratorio di restauro da campo presso la sua sede a Stremiz di Faedis.
Il laboratorio di restauro si occupa di documentare, conservare e mettere in sicurezza i reperti archeologici che includono: ceramica, pietra, vetro, materiale zoologico, metalli e leghe metalliche. Esso si occupa della messa in sicurezza dei reperti metallici, che una volta estratti dal suolo e sottoposti all’influenza degli agenti aerobici, rischiano di degradarsi rapidamente. I materiali ceramici, non essendo soggetti allo stesso rischio, vengono classificati e quando identificati come appartenenti allo stesso oggetto, ricomposti.